Un
ipotetico giro del fermone potrebbe andare cosi:
rettifilo dei box in carena, dentro tutte le marce a gas
ribaltato tanto c'e' sempre qualche R1 o roba del genere
che ti sfila giusto sul traguardo nonostante tutti i tuoi
sforzi, fra i 150 e 100 si stacca, si levano due o tre
marce e ci si butta nella prima Misano, curva a dx che
da' un po' il senso dell'imbottigliamento e che all'inizio
si percorre molto piu' lenta di cio' che si potrebbe.
E' una curva abbastanza tecnica, medio veloce da 150 Km/h
circa. Si dovrebbe uscire sul cordolo, accellerare, infilare
una marcia tenendo la sx della pista e fiondarsi dentro
la seconda Misano sempre a dx pelando appena il gas. Si
tiene la dx e si stacca fino alla prima (o seconda in
funzione della moto) per entrare nel punto piu' tecnico
e divertente della pista: la curva del Carro che e' in
effetti la somma di tre curve sinistrorse da fare in continua
accelerazione. Dicevo, la prima e' lenta, si entra in
rilascio pelando il cordolo interno e da li' in poi si
pensa solamente a dare del gas infilando le marce una
dietro l'altra senza andare fuori larghi o senza farsi
ribaltare dalla moto. La cosa complicata e' che bisogna
salire con le marce mentre si e' belli piegati a sx e
quindi impossibilitati ad infilare il piede sotto il cambio
senza lasciarne la punta sull'asfalto. Allora le soluzioni
sono tre: si girano i leveraggi del cambio come sulle
moto da corsa (cioe' con la prima in su), si mette una
marcia in piu' all'inizio in modo da poter cambiare in
sincronia con i raccordi fra una curva e l'altra, si alza
un pelo la moto, si cambia velocissimamente e si ributta
giu' la moto prima di andare larghi. Se si e' fatto bene
tutto si arriva al curvone veloce sui 200 circa. Questa
e' l'unica curva da "pelo" del tracciato, si fa in quinta
o sesta piena a seconda della moto, si mira al cordolo
interno e si tiene aperto mentre si sente netta la forza
centrifuga sul fondoschiena. In uscita c'e' qualche piccola
sconnesione che porta qualche sbacchettamento alle moto
piu' nervose di sterzo.E' al curvone che se la moto non
e' a posto di sospensioni vengono fuori le magagne! Pensate:
un curvone da fare a 200 all'ora, ginocchio a terra, che
arriva dopo un'altra curva infinita percorsa in completa
accelerazione. Se l'ammortizzatore non e' poco piu' che
decente sentirete che belle pompate dietro! Se siete sopravvissuti
arriva la staccata piu' impegnativa: il Tramonto. Se avete
percorso bene il curvone dovreste continuare ad accelerare
fino a mettere la sesta e divorare il rettilineo in pochi
secondi. Le 600 arrivano a staccare intorno a 230 all'ora.
il punto per frenare senza infamia ne' lode e' in corrispondenza
dello striscione Megane, quelli piu' bravi lo fanno anche
50 metri piu' avanti. E' il punto classico per sorpassare
anche perche' la curva del Tramonto e' un bel tornante
a sinistra in appoggio e quindi permette piu' di una traiettoria
redditizia. Insomma al Tramonto si frena forte, chi alza
la ruota posteriore, chi sbandiera, chi arriva lungo,
chi rida' il gas perche' si trova corto, chi passa interno,
chi esterno, ma comunque sia, un bel divertimento! In
uscita si mette la terza, la quarta, si frena ai 100 e
si fa la Quercia, poco meno di un tornante a destra lievemente
parabolico che mi da' l'impressione di essere un po' in
discesa,e' il mio cruccio per quanto riguarda i rapporti
perche' con la mia moto o esco con il motore giu' di giri
e lavoro di frizione fino alla variante o entro con una
marcia in meno e mi pianto a meta' curva con il motore
imballato. Adesso ho cambiato la rapportatura finale e
vediamo come va la prossima primavera!
Dopo la Quercia si entra nella parte nuova del circuito
con la variante Arena, stretta e dal fondo abbastanza
sconnesso. Si levano due marce, si mira al cordolo a dx
in rilascio e appena giunti in prossimita' dello stesso
si ribalta la moto dall'altro parte cercando di stare
stretti sul cordolo a sinistra. Piu' veloci si e' nell'inversione
di piega e meglio si esce (ovvio). Si infilano una o due
marce e dopo un attimo si e' gia al tornante del Rio a
sx , staccata ai 50, via due marce, buca in ingresso e
piegone a sx, occhio che il fondo e' un po' piu' scivoloso
del resto della pista. Accelerazione, dentro una marcia,
via una marcia e variante del Parco, piu' larga dell'Arena
e quindi con qualche traiettoria in piu' con una bella
buca in mezzo, appena si pela il cordolo a sx, si accelera
a tutta, si esce sul cordolo a dx e si chiede tutto al
motore per fare il piu' in fretta possibile il rettilineo
d'arrivo.
Dopo tutta 'sta fatica il tempo e' un misero 1:53''
a testimonianza che un conto sono le chiacchiere un altro
il polso destro :- ))).
Come dicevo all'inizio il tempo si fa fra la Misano e
il Curvone Veloce. Se si fa male il Carro e' difficile
recuperare il tempo perduto sulla restante parte della
pista. I punti per sorpassare di solito sono in ordine
di importanza, la staccata del Tramonto, la staccata della
prima curva del Carro e la staccata della Misano.
Anche un neofita puo' nel giro di poco prendere un buon
passo e divertirsi per bene perche' la pista non riserva
sorprese ed e' abbastanza facile da interpretare. E' ovvio
che per i normali andare su un passo sostenuto implica
allenamento e conoscenza della pista e delle regolazioni.
I campioni come Massy
invece, stracciano tutti la prima volta che ci
mettono le ruote sopra, con moto da turismo e tute che
impediscono loro i movimenti. I presunti campioni come
Maxim
invece, si esibiscono in dritti da manuale nel vano tentativo
di resistere al fenomeno pur se alla guida di moto che
non avrebbero sfigurato nell'italiano SBK di qualche anno
fa :-))))
I fermoni come il Kame
e me
hanno sempre delle belle scuse pronte:-)))
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